L’ansia può alterare i circuiti del cervello tanto da modificare perfino la percezione del mondo: è per questo motivo che le persone ansiose si sentono perennemente minacciate da pericoli incombenti che, il più delle volte, sono solo frutto delle loro paure. È quanto dimostra uno studio del Weizmann Institute of Science, in Israele, pubblicato sulla rivista Current Biology.

«Abbiamo osservato che nei pazienti ansiosi l’esperienza emotiva induce una plasticità dei circuiti cerebrali che persiste anche dopo la fine dell’esperienza», spiega il coordinatore dello studio, Rony Paz. «Questi cambiamenti avvengono in circuiti fondamentali che successivamente mediano la risposta a nuovi stimoli, determinando così l’incapacità di distinguere tra lo stimolo originale e uno stimolo simile ma nuovo. Per questo motivo – sottolinea il ricercatore – i pazienti continuano a rispondere emotivamente sempre allo stesso modo ai nuovi stimoli, andando in ansia anche in situazioni nuove apparentemente irrilevanti. La cosa più importante è che non riescono a mantenere il controllo, perché non hanno più la capacità percettiva necessaria per fare le dovute distinzioni».

Ma come è possibile finire in questo circolo vizioso? Quali sono le cause che scatenano l’ansia? Ce lo spiega in questo video Raffaella Molteni, ricercatrice del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell’Università degli Studi di Milano.

di Elisa Buson

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