A volte neanche ce ne accorgiamo e alla fine di una giornata di studio ci guardiamo intorno e ci ritroviamo circondati da tazzine vuote del caffè. Due, tre, quattro, addirittura cinque? L’espresso ci dà la carica, ci aiuta a tenere gli occhi aperti e, soprattutto, ci sostiene quando dobbiamo impegnarci in sessioni di studio intense, come quelle che precedono gli esami di maturità. Ne sanno qualcosa i ragazzi che stanno preparando la prima, la seconda e la terza prova.
Il consiglio dell’esperto nella videointervista
Ma se consideriamo il quadro completo e in questi giorni pre-esame si è anche invasi da un po’ di ansia, quanti caffè si possono bere senza rischiare di stare male? Lo abbiamo chiesto a Giampaolo Perna, docente di Psichiatria presso Humanitas University e responsabile del Centro per i disturbi di Ansia e Panico in Humanitas San Pio X. L’esperto fa una premessa: molto dipende da come è abituato ognuno di noi. Per ascoltare tutti i consigli, guarda la videointervista.
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Il caffè non fa male al cuore
Nel frattempo, le rassicurazioni arrivano anche dalla scienza. Anche se nel 2001 la Società europea di cardiologia aveva affermato che una sola tazzina di caffè avrebbe potuto danneggiare le arterie, facendo innalzare la pressione massima portando a ipertensione sistolica, ormai sono tanti gli studi che hanno scagionato il caffè. Uno degli ultimi è della Queen Mary University di Londra: i ricercatori inglesi hanno evidenziato che nemmeno i cosiddetti coffeeholic, cioè i drogati di caffè, hanno un rischio più alto di avere arterie rigide rispetto a chi beve meno di un caffè al giorno. Se vuoi conoscere tutti i benefici del caffè, leggi questo articolo.
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