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Bocca a papera, sguardo alla Melania Trump, posa alla Belen. Attenzione: è in corso un selfie. Circolare gente, circolare. Potrebbe essere pericoloso. State bene alla larga, perché se sbucate per errore nell’autoscatto, potreste scatenare una crisi isterica. E nessuno vuole farsi inseguire da un’esaltata con la coroncina di fiori e le orecchie da cane. A parte gli scherzi, la mania dei selfie ci sta rovinando la vita.

I rischi dei selfie estremi

C’è chi si immortala sull’orlo del burrone, chi si piazza davanti alla casa in fiamme scegliendo la faccia migliore, chi non esita a sorridere accanto al terrorista imbottito di esplosivo sull’aereo: sai che commenti su Instagram. Eppure questa mania può davvero farci del male, rendendoci depressi e disorientati: lo dimostra il recente ricovero di sei ragazzi indiani, finiti dritti dritti in psichiatria per selfie-mania.

Il bisogno di attirare l’attenzione

L’ultimo caso è quello di una diciottenne studentessa universitaria che si è rivolta ad un ospedale di Nuova Deli per rifarsi il naso, convintissima di averlo storto. Durante la visita, il medico ha subito capito che ad avere problemi non era certo il setto nasale, ma il cervello dell’adolescente, morbosamente attaccata al suo smartphone. Come lei, altri cinque giovani indiani sono finiti sotto osservazione negli ultimi due mesi. Diagnosi: tutti malati di “selficidio”, un disturbo ossessivo-compulsivo che spinge a postare continuamente autoscatti per attirare l’attenzione altrui.

Il parere dello psichiatra

Lo psichiatra Nand Kumar dell’All India Institute of Medical Sciences (AIIMS) ha spiegato al giornale indiano Mail Today che i pazienti presi in cura «sentivano il bisogno impellente di mettersi in posa davanti allo smartphone» e per questo avevano sviluppato una patologia conosciuta come “disordine dismorfico del corpo”, caratterizzato da una visione distorta della propria immagine corporea che porta a concentrarsi ossessivamente su un difetto fisico che a volte neanche c’è. Gli esperti ritengono che i sintomi di questo disturbo siano così sottili da essere quasi impercettibili: molti di coloro che usano continuamente il cellulare per scattare selfie non si rendono neppure conto del perché finiscano per sentirsi depressi e disorientati.

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