Ipocondria e ansia per la propria salute: ecco cosa fare

Sono soprattutto i giovani a dover combattere contro l’ansia. Questo il risultato di una ricerca dell’Università di Cambridge, pubblicata su Brain and Behavior, che ha sottolineato che le donne sono due volte più a rischio rispetto agli uomini. A esserne più colpiti sono le popolazioni che vivono in Europa Occidentale e negli Stati Uniti d’America e Canada. Nella sola Unione europea vi sono oltre 60.000.000 di ansiosi. Quindi c’è una stretta connessione tra i Paesi economicamente più sviluppati e gli stati d’ansia. I disturbi d’ansia, che spesso si manifestano come eccessiva preoccupazione, paura e tendenza a evitare situazioni sociali potenzialmente stressanti, sono alcuni dei problemi di salute mentale più comuni nel mondo occidentale.

I ricercatori dell’Institute of Public Health di Cambridge hanno esaminato oltre 1.200 lavori sul tema. Tra il 1990 e il 2010 il numero di persone colpite dall’ansia è rimasto sostanzialmente invariato, con circa il 4% della popolazione mondiale che ne soffre.

Spesso chi soffre di altre malattie è più probabile che viva esperienze di ansia. Per esempio ne soffre circa l’11% di coloro che problemi cardiocircolatori, mentre uno su tre di chi soffre di sclerosi multipla ne è affetto.

«L’ansia può rendere la vita estremamente difficile – spiega Olivia Remes, autore della ricerca – è importante per noi capire quanto sia comune e quante persone siano a rischio. Mettere tutti questi dati insieme, ci ha fatto comprendere come l’ansia colpisca qualsiasi gruppo sociale, anche se le donne e le persone giovani ne sono colpite infinitamente di più».

Le donne in attesa di un figlio e le neo mamme sono invece quelle più soggette al disordine compulsivo ossessivo con una possibilità doppia di sviluppare questo problema. Anche tra i gay, le lesbiche e i bisessuali sono più esposti a disturbi legati all’ansia, anche se non ci sono studi ad hoc.

«L’ansia – la dottoressa Louise Lafortune – colpisce molte persone e può portare a invalidità e rischio di suicidio per questo dobbiamo prestare una grande attenzione e dobbiamo chiedere a tutti di non sottovalutare la situazione».

Francesco Bianco

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