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I ricordi felici riaffiorano più velocemente rispetto a quelli associati a tristezza, paura o serenità: per aiutarli a riemergere dalle nebbie della nostra memoria, basta scegliere le note musicali giuste, come dimostra uno studio pubblicato sulla rivista Memory & Cognition dai ricercatori della McGill University in Canada.

L’esperimento

Sono due gli aspetti chiave della musica che riescono ad aprire le porte della nostra memoria: il contenuto emozionale e la capacità di stimolare o calmare. I ricercatori lo hanno verificato chiedendo a 48 persone di ascoltare per 30 secondi delle brevi melodie sconosciute eseguite al pianoforte: alcune stimolanti e positive, che richiamavano la felicità. Altre positive e calmanti, che infondevano serenità. Altre ancora negative e stimolanti, che incutevano paura. Infine note calmanti dal contenuto emozionale negativo, che generavano tristezza. Ogni ascoltatore doveva sfruttare queste basi musicali per richiamare alla mente dei ricordi autobiografici, scrivendoli al computer non appena fossero riaffiorati. I ricercatori hanno quindi valutato la velocità dell’esecuzione, la vividezza dei ricordi e le emozioni associate.

I risultati

Gli esiti del test dimostrano che i ricordi che riemergono più rapidamente sono quelli di felicità, ripescati grazie a melodie stimolanti e positive. «Le musiche più stimolanti portano a recuperare ricordi meno vividi e unici – spiegano i ricercatori – mentre le melodie positive e stimolanti sono associate a ricordi più sociali e pieni di energia».

Occhio alla tracklist

Lo studio indica che perfino l’ordine con cui si ascoltano le melodie gioca un ruolo fondamentale, perché influenza la velocità e la specificità con cui si recuperano i ricordi

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