L’anoressia
L’anoressia è uno dei disturbi del comportamento alimentare (Dca), insieme alla bulimia e al binge eating, ovvero l’alimentazione incontrollata, che porta a fare grandi abbuffate. Chi ne soffre riduce drasticamente la quantità di cibo ingerita, dimagrisce in modo vistoso e continua a considerarsi troppo grasso. In Italia si contano tre milioni di persone affette da Dca. Il disturbo riguarda per il 99% la popolazione femminile, soprattutto durante il periodo adolescenziale.
Le cause
Non esiste un’unica causa che possa determinare un Dca. Esistono fattori predisponenti, come avere una bassa autostima, essere troppo perfezionisti, avere importanti difficoltà relazionali, fare diete ipocaloriche, e fattori cosiddetti precipitanti, quali la presenza di eventi stressanti, lutti, conflitti familiari, rottura di relazioni importanti.
Perde drasticamente peso
Questo è il primo segnale d’allarme. Se viviamo con una persona che perde improvvisamente molti chili, senza avere malattie, cerchiamo di capire cosa stia succedendo.
Evita di mangiare insieme agli altri
La persona che soffre di anoressia tende a nascondersi quando mangia, evitando i pasti collettivi, in modo da passare inosservata.
Assume diuretici e lassativi senza indicazione medica
Spesso assume diuretici e lassativi senza indicazione medica per perdere più peso possibile.
Non vuole accettare di dover ingrassare
Pur essendo estremamente magra, rifiuta di mantenere il peso al di sopra di una soglia minima.
Ha il terrore d’ingrassare
Chi soffre di anoressia rivela una forte paura di ingrassare anche in presenza di un evidente sottopeso.
Si pesa continuamente
È ossessionata dal peso e dall’aspetto fisico, perciò sale continuamente sulla bilancia e/o pratica sport in modo eccessivo per bruciare calorie.
Continua a vedersi in sovrappeso
Rifiuta di ammettere la propria magrezza e la gravità delle proprie condizioni fisiologiche.
Non ha più il ciclo
Se è una ragazza, ha un’interruzione senza altri motivi del ciclo mestruale, ovvero soffre di amenorrea.
La terapia
Purtroppo la cura psicofarmacologica non ha un’efficacia dimostrata, anche se alcuni medici tentano di arginare l’anoressia con l’uso di antidepressivi, che tuttavia non sono stati accolti nelle linee guida internazionali. La terapia va dunque gestita in ambulatori specializzati dove agiscono psichiatri, psicologi e medici internisti, se necessario in regime di day hospital. Nei casi più gravi, che richiedono la separazione dalla famiglia, il paziente va indirizzato ai centri per il trattamento integrato che offrono anche un supporto riabilitativo.
A chi chiedere aiuto
Il numero verde Sos Disturbi alimentari 800.180969, attivo dal lunedì al venerdì, 24 ore su 24, è un servizio anonimo e gratuito. Operatori esperti tra psicologi, nutrizionisti, dietisti e filosofi offrono attività di ascolto e orientamento a livello nazionale.
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