Bugiardi cambiano

Potete fare il giro del mondo, esplorare ogni continente, attraversare ogni mare, visitare grandi metropoli o villaggi sperduti.  Eppure sul vostro cammino incontrerete sempre dei bugiardi pronti a raggirarvi.

Quello che noterete, però, è che le parole usate per mentirvi cambiano a seconda del Paese d’origine del “Pinocchio” di turno. Lo hanno scoperto i ricercatori dell’università di Lancaster, in Gran Bretagna, che pubblicano i risultati del loro studio sulla rivista Royal Society Open Science.

Le bugie hanno le gambe “colte”

Studi scientifici hanno da tempo dimostrato che «l’utilizzo del linguaggio cambia quando le persone dicono bugie», spiega Paul Taylor, docente di psicologia all’università di Lancaster. «La nostra ricerca – aggiunge l’esperto – dimostra che questi cambiamenti non sono uguali per tutte le culture».

L’esperimento

I ricercatori lo hanno scoperto attraverso un esperimento simile ad un gioco, a cui hanno partecipato ben 320 persone di etnie e culture diverse. Africani, asiatici, europei e britannici si sono messi alla prova formulando frasi veritiere e false riguardo il loro passato e le loro opinioni. Le parole sono state poi attentamente valutate in modo da identificare le diverse strategie linguistiche usate per mentire.

Bugie all’occidentale

È così emerso che i bugiardi dei Paesi occidentali tendono ad utilizzare meno il pronome “io”. Questo trucchetto servirebbe al mentitore per prendere le distanze dalla sua stessa bugia.

Bugie africane e asiatiche

Basta fare qualche ora d’aereo per trovare strategie comunicative completamente differenti. I bugiardi africani e asiatici, ad esempio, usano più spesso il pronome “io”, mentre riducono l’utilizzo della terza persona “lui/lei”. In questo modo cercano di porre una certa distanza fra il proprio gruppo sociale e la bugia.

Bugie particolareggiate

Le menzogne cambiano anche a seconda dei dettagli riportati per descrivere il contesto di una situazione. Gli europei e i britannici, ad esempio, cercano di fornire meno informazioni percettive, mentre africani e asiatici ne forniscono di più, riducendo invece i dettagli di tipo sociale.

Cambiano le norme sociali

«I risultati dimostrano che gli indizi linguistici che svelano le menzogne sono diversi a seconda delle culture», spiega Taylor. «Le differenze dipendono dalla diversità culturale, in termini di conoscenza e norme sociali».

Attenzione a criminali e richiedenti asilo

I bugiardi nel mondo non sono tutti uguali, e le differenze che li contraddistinguono dovrebbero essere tenute presenti, soprattutto quando ci si trova davanti ad un imputato in tribunale oppure ad un immigrato richiedente asilo. «Senza un vero e proprio addestramento, la nostra capacità di giudicare la veridicità di un’affermazione dipende essenzialmente dalla nostra esperienza e dalla nostra conoscenza delle bugie occidentali, e ciò può avere conseguenze sulla giustizia», sottolinea lo psicologo. «Nel mondo di oggi, in cui l’applicazione delle leggi e la giustizia devono rispondere ad una grande diversità culturale, sarà importante sfruttare risultati come quelli del nostro studio per adattare le esistenti pratiche in modo da garantire giustizia per tutte le comunità che convivono nella stessa popolazione».

Elisa Buson

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